Stoccaggio scorie nucleari: no secco della Cgil
No secco della Cgil allo stoccaggio dei rifiuti tossici in Sardegna: “Un’ipotesi inaccettabile – ha detto il segretario della Cgil Michele Carrus – che suona quasi come una provocazione se pensiamo al disinteresse del Governo nazionale verso tutte le questioni care all’Isola, dal disimpegno di Eni alle questioni energetiche, fino alle carenze infrastrutturali e alle difficoltà dei trasporti, ad iniziare
dalla continuità territoriale. Inaccettabile è in particolare che una regione denuclearizzata, l’unica priva ancora del metano e che da sempre paga costi energetici più elevati degli altri, che sconta gap infrastrutturali che frenano la sua crescita socio-economica, sia chiamata a farsi carico di smaltire scorie che, se mai lo hanno fatto, hanno prodotto vantaggi da cui è stata sempre esclusa” Per la Cgil il Governo si ricorda della Sardegna quando si tratta di servitù militari o di stoccare rifiuti tossici, lasciando che si individui nell’Isola 1 sito ogni 5 possibili in Italia, cioè ben 14 sui 65 totali, ma non attribuisce invece analogo peso e rilevanza alla Sardegna quando deve ripartire risorse per investimenti e servizi fondamentali, che per l’Isola valgono sempre pochi punti percentuali: “Ci aspettiamo ora una forte reazione di tutte le istituzioni e le forze politiche d sociali – conclude Carrus – per scongiurare questo rischio, pronti anche a mobilitarci insieme ai sindaci e ai cittadini per evitare che si concretizzi questa gravissima decisione”.