“Ripartire dal Lavoro”: domani manifestazione unitaria alla Fiera di Cagliari
Domani dalle 10 alla Fiera di Cagliari si svolgerà la manifestazione organizzata da Cgil Cisl e Uil regionali nel quadro della mobilitazione nazionale dal titolo ‘Ripartire dal Lavoro’, che prevede iniziative in tutta Italia.
Le ragioni sono legate a tematiche nazionali che negli interventi dei segretari dal palco allestito alla Fiera verranno declinate in chiave regionale. Sarà quindi l’occasione per fare il punto sull’operato della Giunta, con riferimento sia alla gestione dell’emergenza sanitaria, sia alla carenza di politiche per lo sviluppo, le riforme, la gestione dei servizi pubblici. “E’ evidente – anticipano i sindacati – che ci aspettiamo un deciso cambio di passo e una disponibilità al dialogo che per ora è mancata”. Oltre ai contributi dei diversi territori e categorie sindacali ci saranno quelli dei segretari regionali Michele Carrus, Gavino Carta (relazione introduttiva) e Francesca Ticca. Le conclusioni sono affidate al segretario nazionale Cgil Emilio Miceli.
Tante le questioni che le organizzazioni nazionali hanno deciso di portare all’attenzione del dibattito pubblico: la proroga degli ammortizzatori sociali e le vertenze aperte; la riforma fiscale e la lotta all’evasione; il rinnovo dei contratti nazionali pubblici e privati che riguarda oltre dieci milioni di lavoratori; il diritto all’istruzione e ad una scuola sicura; sanità pubblica, sicurezza sul lavoro, conoscenza e cultura; investimenti, politiche industriali, digitalizzazione, lavoro stabile e sostenibile, mezzogiorno; legge per la non autosufficienza, previdenza e inclusione sociale.
“La proroga degli ammortizzatori e del blocco dei licenziamenti – fanno sapere Cgil, Cisl e Uil – non produrranno gli effetti desiderati se il Paese non sarà in grado di ripartire attraverso una progettualità e una visione che concentri la propria azione sul lavoro, sulla persona e di conseguenza sulle necessarie riforme, a partire da quella fiscale”. Oggi, spiegano, “siamo in un contesto sociale difficile e ciò impone un impegno concreto rispetto alla necessità di operare scelte condivise in grado di cogliere le opportunità che le risorse europee, Recovery Fund e lo stesso Mes, sarebbero in grado di realizzare”.
Per le tre confederazioni “servono nuove risposte in particolare per giovani, donne e pensionati che in questi mesi hanno pagato, più di altri, la mancata pianificazione di misure in grado di garantire un supporto concreto. Il Paese – aggiungono – ha bisogno di ricomporre un tessuto sociale che l’emergenza Covid ha messo e sta mettendo tuttora a dura prova, a partire dal sistema sanitario”.