Alle imprese le risorse del Fse, parere contrario della Cgil
La Cgil ha espresso parere contrario alla riprogrammazione delle risorse del Fondo sociale europeo 14-20 utilizzate in modo inappropriato per interventi legati all’emergenza Covid19. Il parere è stato inviato al presidente del Comitato di Sorveglianza (Christian Solinas) e al direttore generale dell’Autorità di gestione del Piano operativo Fse (Roberto Doneddu), ai quali il sindacato sollecita “che si sappia porre presto rimedio al difetto di un rapporto più costruttivo con il partenariato economico e sociale”. Nel merito, la Cgil considera errata la scelta di fondo, operata dalla Giunta regionale, di dirottare ampie quote delle risorse, in particolare quelle dedicate a misure di inclusione attiva dei soggetti sociali più deboli e di promozione e qualificazione dell’occupazione, verso il finanziamento di interventi a favore del sistema delle imprese, consistenti, sostanzialmente, nell’erogazione di contributi generici a fondo perduto, che semmai andrebbero finanziati diversamente, soltanto strumentalmente ammantati di obiettivi occupazionali. Da ciò deriva l’evidente sotto-finanziamento delle misure previste per i lavoratori più esposti agli effetti della crisi – come pure la carenza di misure effettive volte all’inclusione o al sostegno d’interventi in campo socio-sanitario o per il riavvio delle scuole – spingendo le sperequazioni fino all’iniquità nell’assegnazione delle provvidenze ai diversi beneficiari. Il punto nodale è che un confronto documentato sull’andamento di misure programmate come Tutti a Iscol@, Reis, Assist, Formazione Professionale, Tirocini, Lavoras e altre non c’è stato e, dunque, non si è potuto valutare lo stato di attuazione complessivo del Fse, il suo monitoraggio e i risultati raggiunti.