Cassieri e commessi a rischio, IperPan e Superpan non rispettano le procedure anti Covid19
“E’inaccettabile la situazione di rischio a cui il gruppo IperPan e Superpan sta esponendo i suoi lavoratori in tutta la rete di vendita della Sardegna: la denuncia è dei segretari regionali Nella Milazzo (Filcams Cgil), Giuseppe Atzori (Fisascat Cisl) e Cristiano Ardau (Uiltucs Uil), che hanno inviato una diffida ai vertici della società (la Superemme con sede a Elmas) e chiesto un intervento urgente del Prefetto di Cagliari. Se il gruppo non si adeguerà immediatamente alle norme di sicurezza previste dai protocolli anti Covid19, i lavoratori saranno costretti ad astenersi dal lavoro per tutelare la loro salute, “una astensione che – sottolineano i sindacati – secondo l’attuale normativa dovrà essere regolarmente retribuita”. Contestualmente, le categorie chiederanno agli organismi competenti la sospensione dell’attività e la censura dei comportamenti penalmente perseguibili.
Sono state già diverse le sollecitazioni delle categorie affinché la Superemme si adeguasse alle disposizioni ma, anziché tutelare i lavoratori, i vertici della società continuano a disinteressarsi delle condizioni di rischio diffuse in tutti i punti vendita e, anzi, attraverso campagne pubblicitarie sui social continuano a raccontare una realtà virtuosa che nei fatto non esiste, ingannando clienti e lavoratori.
La realtà è ben diversa, spiegano Milazzo, Atzori e Ardau: “Si pretende da settimane l’utilizzo della stessa mascherina, in alcuni negozi non si rispetta il necessario contingentamento degli accessi causando un sovraffollamento delle corsie, dei banchi salumerie e lunghe file alle casse”, hanno detto sottolineando anche che i turni ridotti delle guardie giurate non garantiscono la sicurezza per l’intero orario di apertura dei supermercati. “Spesso i vertici aziendali, in violazione di ogni norma e del buon senso, permettono l’ingresso simultaneo dei clienti in fila, con pericolosi assembramenti dentro i negozi.”
Per Filcams, Fisascat e Uiltucs il gruppo, tra i pochi che continua a violare le norme di legge, sta mostrando una vergognosa assenza di etica aziendale e una pessima profilassi sanitaria in un momento di massima emergenza e pericolo per i lavoratori che, nonostante tutto, continuano a garantire il proseguo delle attività con massimo profitto dell’azienda e senza alcun ritorno. Anzi, la direzione, mentre affigge stucchevoli cartelli di ringraziamento ai dipendenti nei punti vendita, organizza i turni in modo da impedire che venga raggiunto il numero di giornate mensili necessarie a ottenere i buoni spesa.
Ecco le misure da attuare immediatamente: esposizione cartelli di prescrizione sulle distanze di sicurezza, contingentamento degli accessi, aerazione dei locali, fornitura adeguata di mascherine, guanti e disinfettanti con la relativa possibilità di lavarsi le mani frequentemente, concessione ferie, permessi e congedi per far fronte a situazioni familiari particolari, aggiornamento del documento di valutazione dei rischi con i protocolli anti Covid19 e riunioni periodiche sullo stato di attuazione dei protocolli di sicurezza.
“Se altre aziende stanno dimostrando responsabilità sul tema della protezione dal virus – hanno detto Milazzo, Atzori e Ardau – i supermercati Iperpan e Superpan dimostrano un’altra faccia, quella del profitto contro la salute dei propri dipendenti”.