Lavoro: “Disponibili al confronto ma la misura rivolta alle aziende sanitarie desta molte perplessità”

Lavoro: “Disponibili al confronto ma la misura rivolta alle aziende sanitarie desta molte perplessità”

E’ emersa più di una perplessità nel confronto di stamattina fra Cgil Cisl e Uil confederali e di categoria e gli assessori regionali del Lavoro e della Sanità convocato per discutere della misura per l’assunzione di infermieri e oss attraverso l’attivazione di cantieri occupazionali sperimentali promossa dall’assessorato del Lavoro e già approvata con la destinazione di 18 milioni di euro.

La norma è rivolta ai disoccupati e mira a tamponare la carenza di personale con l’assunzione a tempo determinato nelle aziende sanitarie che, secondo quanto affermato dall’assessora, avrebbero tutte terminato la capacità assunzionale: “Intanto – hanno fatto notare i sindacati – dai dati a nostra disposizione non risulta che tutte le aziende siano in questa condizione, e questo è già un primo problema perché ci sono aziende che potrebbero assumere e non lo fanno anche per la carenza di personale amministrativo”.

Al di là di questo, c’è il rischio che una misura simile, a seconda di come verrà declinata, possa interferire con i percorsi assunzionali già definiti, sia limitando la capacità assunzionale di personale a tempo indeterminato, sia alterando le graduatorie. “Una prospettiva decisamente inaccettabile”. Questa criticità si incrocia con un’altra, ovvero la tipologia di inquadramento contrattuale che verrà scelta dall’assessorato perché, sottolineano Cgil, Cisl e Uil, è indispensabile evitare di creare nuove discriminazioni tra dipendenti.

Fra le problematiche rilevate c’è anche quella relativa all’elaborazione dei progetti da parte delle aziende: “Ci è stata presentata come una misura emergenziale che quindi dovrebbe svilupparsi in tempi strettissimi ma, nello stesso momento, prevede l’elaborazione di progetti da parte delle aziende con il coinvolgimento dei direttori generali, gli stessi che la Giunta si appresta a commissariare e, ovviamente, attraverso la collaborazione fattiva del personale amministrativo che è già carente e oberato di lavoro”.

Cgil Cisl e Uil hanno chiarito che “il sistema sanitario ha bisogno di personale stabile e interventi strutturali, quindi di stabilizzazioni, scorrimento delle graduatorie e nuovi concorsi”.

Davanti alle molteplici criticità rilevate dai sindacati – che sottolineano la disponibilità a trovare le migliori soluzioni per tamponare il problema drammatico della disoccupazione che questa misura vorrebbe affrontare – gli assessori del Lavoro e della Sanità si sono impegnati a svolgere un nuovo confronto i primi di settembre.