Navigator, contratti in scadenza, i sindacati chiedono la proroga
Si sono svolti due incontri in seguito alla manifestazione regionale dei navigator – stamattina in piazza del Carmine a Cagliari – che si è svolta in concomitanza con centinaia di iniziative simili in diverse città d’Italia organizzate dalle categorie Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp.
I sindacati hanno spiegato prima alla Rappresentante del Governo Amalia Di Ruocco e poi al presidente del Consiglio regionale Michele Pais e all’assessora del Lavoro Alessandra Zedda, le ragioni della mobilitazione che si fonda sul ruolo svolto dai lavoratori nei centri per l’impiego e sulla conseguente necessità di dare una continuità alle attività svolte e ai loro contratti in scadenza il 30 aprile. “In particolare, abbiamo chiesto alla Regione – hanno spiegato le segretarie regionali Caterina Cocco (Cgil), Federica Tilocca (Cisl), Angela Lobrano (Uil) – di sostenere la necessità di rinnovare i loro contratti davanti alla conferenza Stato- Regioni”. Alla Rappresentante del Governo invece, la consueta richiesta di portare la vertenza all’attenzione del governo nazionale.
I navigator sono stati assunti dopo una selezione per supportare l’inserimento lavorativo dei percettori di reddito di cittadinanza (misura prorogata al 2022) che in Sardegna sono 115 mila, il trenta per cento preso in carico proprio dai 94 navigator che operano nelle diverse sedi territoriali. “Purtroppo – hanno spiegato le segretarie – è probabile che in seguito alla situazione di emergenza economica e occupazionale legata alla pandemia, sia destinato a crescere il numero delle persone in difficoltà e, parallelamente, la richiesta di un supporto all’orientamento e al reimpiego svolto dai centri per il lavoro”.
In questo quadro si inserisce la vertenza dei navigator, figure professionali altamente specializzate, per le quali i sindacati a livello nazionale e regionale rivendicano la proroga dei contratti. Più in generale, Cgil Cisl e Uil chiedono da tempo che le attività dei centri per l’impiego siano rafforzate affinché possano davvero rappresentare un punto di riferimento determinante nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, nel supporto ai disoccupati, nell’orientamento e nella programmazione dell’offerta formativa e nel sostegno dei giovani in cerca di prima occupazione così come dei lavoratori in difficoltà.