Carrefour scarica sui 305 lavoratori il costo della flessione nelle vendite
Anche i 305 lavoratori degli ipermercati Carrefour di Quartucciu e San Sperate che hanno continuato a svolgere l’attività in tutta la fase di emergenza sanitaria rischiano d’esser messi in cassa integrazione in deroga. L’azienda Società Sviluppo Commerciale ha infatti inviato ai sindacati la richiesta di consultazione per 21 punti vendita in otto regioni d’Italia, compresi i due sul territorio di Cagliari. Un atteggiamento irrispettoso nei confronti dei dipendenti che, con responsabilità, hanno proseguito il loro lavoro, senza mai fermarsi nonostante lo stress e i disagi connessi all’emergenza Covid. “Aspettiamo che fissino l’incontro per capire quali intenzioni abbiano e limitare l’impatto della cassa integrazione – ha detto la segretaria Filcams Cgil Nella Milazzo sottolineando che “ci saremmo aspettati ben altro riconoscimento verso questi lavoratori, impegnati in prima linea per svolgere un servizio essenziale in un momento di grande rischio per la salute e sicurezza di tutti, non certo questo atteggiamento, soprattutto da parte di un gruppo solido come Carrefour”.
La data del confronto è fissata per il 28 aprile ma l’azienda ha già fatto sapere che le ragioni sono legate alla riduzione del fatturato, probabilmente dovute alle restrizione degli spostamenti fra Comuni, oltre che alle limitazioni nella vendita di alcune merci. Da qui le preoccupazioni della Filcams che sottolinea anche come ci si trovi ormai davanti alla fase 2 e, quindi, all’imminente superamento delle criticità sollevate dall’azienda. “Ci confronteremo nel merito, anche per capire i numeri effettivi del calo di vendite – ha detto Nella Milazzo – e trovare le soluzioni meno gravose per i dipendenti”.